Perché si fanno gli scherzi il 1° aprile?
Le origini non sono certe, ma prima del 1582 – anno dell’adozione del calendario Gregoriano – il Capodanno si celebrava tra il 25 marzo e il 1 aprile. Si dice che molti francesi, contrari ai cambiamenti, continuassero a festeggiare il nuovo anno come ai vecchi tempi. Alcuni connazionali per sbeffeggiarli li omaggiavano con regali assurdi o scatole vuote in cui scrivevano poisson d’avril – pesce d’aprile.
Lo scherzo più antico in Italia risale alla fine del XIII secolo a opera del maestro Buoncompagno da Firenze. Dichiarò al popolo bolognese che avrebbe sorvolato la città con un congegno di sua invenzione, la popolazione si radunò per vederlo e lui si presentò all’appuntamento con un enorme paio di ali adducendo come scusa, per il mancato volo, un improvviso vento sfavorevole.
In tempi più recenti tre stimati scienziati australiani – Hamilton, May e Waters – sostennero di aver trovato le prove dell’esistenza dei draghi nelle antiche cronache di Goffredo di Exmouth, il quale chiariva, con dovizia di particolari, come il brusco calo delle temperature e la scomparsa del loro cibo preferito – i cavalieri – avessero fatto sì che i draghi entrassero in ibernazione in attesa di tempi più miti.
Lo scherzo più famoso rimane quello a opera di Orson Welles che, nel 1938, cercò di mandare in onda il 1 aprile un particolare programma radiofonico: “La Guerra dei Mondi“. Per problemi tecnici la trasmissione fu rimandata al 30 di ottobre, scatenando un vero e proprio panico collettivo nella popolazione certa di assistere alla radiocronaca dello sbarco dei marziani sulla terra.
Buon 1° Aprile a tutti!