Miscelare gli ingredienti con una frusta e portare a ebollizione. Far bollire per circa 12 / 18 minuti mantenendo costante la miscelazione con la frusta.
In base al tempo di ebollizione e della tipologia del latte si ottiene la consistenza, per esempio con latte intero e fresco la cioccolata diventa più densa. Se si aumenta il tempo di ebollizione aumenta la densità.
Nota:
Quando la cioccolata si raffredda può diventare molto densa, quasi un budino, ma torna liquida quando si scalda.
La quantità di zucchero da inserire varia in base al gusto personale, noi abbiamo inserito nella nostra ricetta quello che riteniamo sia il minimo indispensabile.
Enjoy!
Ecco il video che illustra come ottenere una perfetta miscelazione degli ingredienti:
La festa della Mamma sta arrivando… falle una dolce sorpresa!
Ecco l’antica ricetta della Torta Tenerina, specialità tipica di Ferrara, una delizia al cioccolato che la conquisterà!
Davvero molto semplice e veloce da realizzare, l’importante è scegliere un cioccolato di alta qualità: visto che è l’ingrediente principale, saranno proprio le sue note aromatiche a contraddistinguere la bontà del dolce.
Ingredienti:
200 g di cioccolato fondente (Linea Professionale)
125 g di burro
2 uova
100 g di zucchero
2 cucchiai scarsi di farina
Un pizzico di sale
1 – Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria o con il microonde, in questo caso fai più passaggi da 20/30 secondi alla volta fino a quando sarà cremoso e liscio.
2 – Aggiungi al cioccolato il burro a cubetti e mescola fino allo scioglimento.
3 – Monta i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
4 – Continuando a sbattere unisci il cioccolato unito al burro, a seguire la farina, poco a poco senza fare grumi.
5 – Monta gli albumi uniti al pizzico di sale a neve compatta e incorporali al resto mescolando lentamente dal basso verso l’alto per non far smontare.
6 – Imburra e infarina una tortiera del diametro di circa 24 cm e inforna (in forno già caldo) a 180° per 25-30 minuti. Lascia raffreddare la torta nel forno con lo sportello socchiuso.
Una volta fredda, se lo gradisci, potrai spolverizzarla con lo zucchero a velo.
Volete fare felice il vostro papà nel suo giorno speciale? Preparate in casa questa semplicissima e velocissima torta al cioccolato!
Quando sarà pronta, mandateci le vostre foto! 😀
Ingredienti:
200 g cioccolato fondente (percentuale del cioccolato a piacere)
180 g farina
160 g zucchero
120 ml latte
110 g burro
2 uova
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
1- Spezzettate il cioccolato in una ciotola e unite il burro
2- Sciogliete in microonde lasciandolo 30/40 secondi per 3 volte o fino a completo scioglimento
3- Aggiungete lo zucchero e mescolate bene
4- Aggiungete le uova intere e mescolate bene
5- Aggiungete la farina, unita a lievito e sale, un po’ per volta mescolando bene
6- Aggiungete il latte un po’ per volta mescolando bene
Versate il composto liscio e cremoso in uno stampo per torte imburrato e infarinato o ricoperto da carta da forno. Poi cuocete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Fatevi aiutare dalla mamma!
Sei vegano? Sostituisci il latte vaccino con latte di mandorla o altra bevanda, il burro con pasta di nocciole (se non l’hai pronta ti basterà frullare per qualche minuto 110 g di nocciole fino a ottenere una morbida crema) e le uova con una banana matura schiacciata. Il gusto sarà ancora più WOW!
Sei intollerante al glutine? Usa un mix di farina di avena e di riso!
Dal 2007, il 15ottobre è la Giornata Internazionale delle Donne Rurali grazie alla risoluzione 62/136 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha voluto evidenziare “il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”.
Non è un caso che sia nella stessa settimana in cui le Nazioni Unite celebrano il 16 ottobre la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e il 17 ottobre la Giornata Internazionale per lo Sradicamento della Povertà.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite vuole promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne rurali, perché possano accedere al controllo delle terre e partecipare alla formulazione delle leggi e dei programmi su tutte le questioni che le riguardano.
Le donne rurali hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle società in cui vivono e per la produzione del cibo, ma devono affrontare quotidianamente discriminazioni e sono costrette spesso a vivere in condizioni durissime, invece di essere valorizzate come motore di ricchezza.
È necessario un serio investimento nella formazione di queste donne che potrebbero diventare le prime promotrici della produzione di cibo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Dare un volto e una voce a queste donne diventa oggi più che mai di fondamentale importanza perché è chiaro che solo una agricoltura attenta all’ecosistema in cui è integrata sia la speranza per un futuro in cui tutti possano avere accesso al giusto sostentamento alimentare.
Friis-Holm Chocolate è un’azienda danese artigianale di cioccolato bean-to-bar, nata nel 2008, che opera in sintonia con i valori sostenibili: micro ecologia, singole origini di cacao autoctone e un modello di commercio diretto. Mikkel Friis-Holm crede che sia importante comprendere un prodotto per liberare il suo potenziale e pone particolare attenzione alle tavolette di cioccolato in purezza, per questo ha partecipato in Nicaragua al progetto per ritrovare e salvaguardare le specie autoctone dimenticate da secoli. Friis-Holm è anche molto attento alla sperimentazione: è stato il primo a realizzare con successo due tavolette di cioccolato identico che differisce solo nel processo di fermentazione e a realizzare una tavoletta con la cosiddetta Bad Fermentation.
Mikkel Friis-Holm ha partecipato a un progetto affascinante in Nicaragua, in collaborazione con scienziati stranieri e agricoltori locali, per l’individuazione e la valutazione di filamenti di DNA di piante di cacao autoctone da tempo latenti in piccoli appezzamenti del paese.
Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto a causa della globalizzazione, il cacao dell’America Centrale è andato perduto a favore del caffè economicamente più redditizio. Tuttavia l’uso storico del cacao ha un legame più forte con queste terre risalenti alla civiltà Maya più di 3000 anni fa.
Una particolare attenzione viene messa ai fenotipi specifici che sono nativi a determinati da micro ecologie.
Al momento Friis-Holm sta lavorando con 7 differenti varietà autoctone dell’America Centrale, principalmente del Nicaragua e Guatemala. Nel 2015 la International Cocoa Organization ha riconosciuto il Cacao del Nicaragua come un Cacao Fine 100%. Solo 9 paesi nel mondo hanno questo riconoscimento.
Tutti abbiamo dei ricordi legati all’infanzia che ci riportano alle nostre radici più autentiche.
Per questo motivo voglio riferire ai lettori di Aruntam il racconto di Mariela che spero aiuterà a comprendere quanto siano importanti alcuni alimenti, per noi italiani “nuovi” o “esotici”, nella cultura e nelle tradizioni di altri paesi.
Per parlarvi dell’importanza della Quinoa nella mia vita, vorrei raccontarvi una esperienza della mia infanzia.
Come molti di voi sanno, i bambini tendono ad avere una certa preferenza per alcuni alimenti, rifiutandone altri: io in particolare non volevo mangiare la Quinoa.
Mia nonna, con cui ho passato tantissimo tempo da piccola, preparava numerosi piatti a base di Quinoa e amava ripetere che era un alimento eccellente che ci avrebbe fatto diventare forti e sani.
Provava in mille modi a convincere me e i miei cugini a mangiare la zuppa di Quinoa con patate e maiale. Preparava anche per colazione una “colada”, una bevanda dolce e calda a base di Quinoa a cui a volte aggiungeva l’uva passa, oppure i biscotti fatti con la farina di Quinoa.
Mia nonna provava a convincermi in tutti i modi. Una volta le è sfuggito che la zuppa era fatta di vermicelli (vista la forma della Quinoa una volta cotta in brodo) e questo, invece di motivarmi a mangiare, mi aveva molto spaventato.
Tutto questo durò fino a quando, durante un fine settimana, mia nonna preparò per il marito una bella zuppa di Quinoa e mio nonno, disturbato dalle nostre facce disgustate, ci sgridò e aggiunse che avremmo dovuto mangiare la Quinoa volentieri perché, se lo avessimo fatto, ci avrebbe ricompensato con una bella favola.
Noi, incuriositi, mangiammo velocemente la nostra zuppa e il nonno, come promesso, ci raccontò questa storia che non ho mai dimenticato.
Si dice che una volta, tanti anni fa, al tempo dei nostri antenati Inca, un bambino fin dalla tenera età si occupasse di sorvegliare gli orti: Las Chacras. Il bambino cresceva nei campi e, diventato giovane, venne incaricato di custodire Las Chacras di notte per evitare che qualcuno rubasse i prodotti. A volte il giovane andino si sdraiava sul prato per osservare le stelle e fu così che, una sera, notò una fulgida stella dorata il cui splendore lo conquistò. Da quel momento ogni sera il ragazzo sognava di stare vicino alla sua amatissima stella. Una notte, una di quelle in cui il cielo è più limpido delle altre, il giovane affascinato dalla visione della sua stella concentrò lo sguardo nel cielo e vide scendere dall’alto, a grande velocità, un gigantesco Condor, che si avvicinò a lui e lo invitò a salire a cavalcioni sul suo dorso.
Il ragazzo eccitato non se lo fece ripetere e immediatamente il Condor iniziò a volare sempre più in alto, fino a quando raggiunsero la stella più bella del firmamento: una meravigliosa stella dorata ricoperta da immensi campi di Quinoa. Il giovane curioso correva entusiasta tra i rami di Quinoa sorpreso da questa nuova e strana pianta. La stella felice accolse con gioia il giovanotto dell’altopiano andino che l’aveva ammirata dalla terra ogni notte, e gli offrì subito il suo cibo. Fu così che lui assaggiò per la prima volta la Quinoa. La stella gli rivelò i grandi poteri di questo alimento. Per qualche tempo il giovane rimase ad abitare sulla meravigliosa stella, scoprendo che ogni giorno diventava un uomo più agile e intelligente. Decise di chiedere alla stella di donargli il suo cibo prezioso da condividere con gli esseri umani. La stella, che si era innamorata del ragazzo andino, acconsentì alla nobile richiesta e gli permise di tornare sulla terra con i semi di Quinoa. Il giovane tornò al suo popolo e immediatamente seminò la Quinoa. Da quel momento la Quinoa diventò parte della dieta degli Incas. Capirono subito l’alto valore nutritivo dell’alimento e come consumarlo perché li faceva diventare più forti e più sani. Si dice che gli Incas ringraziassero la preziosa stella per questo generoso dono offrendo sacrifici, e che il ragazzo ogni sera si sdraiasse nel campo per contemplare la sua adorata bellezza.
Questa è la storia che mio nonno mi raccontò, come aveva fatto suo nonno con lui, e così via via indietro nel tempo, e con la quale riuscì a farmi apprezzare le pietanze deliziose preparate con la Quinoa da mia nonna.
Quando avrò i miei bambini racconterò anche a loro questa storia.
Forse è vera, o forse è solo un mito… ma di certo c’è il potere generoso di questo alimento.
Siamo molto felici di annunciare che due produttori di Aruntam – Åkesson´s e Marou – hanno vinto numerosi premi agli Academy of Chocolate Awards 2016.
L’Academy of Chocolate è stata fondata nel 2005 in Gran Bretagna.
I membri dell’Accademia si incontrano per gustare e discutere tutto ciò che riguarda il Cacao, dall’albero alla tavoletta. Lo scopo è quello di dare alle persone la possibilità di assaporare e conoscere il cioccolato finissimo e apprezzarlo grazie alla consapevolezza di una miriade di fattori: varietà genetica e come si coltivano i semi di Cacao, l’importanza del processo di fermentazione ed essiccazione, e tutto ciò che è necessario per creare un cioccolato gourmet di altissima gamma.
In quest’ottica vengono consegnati ogni anno i premi ai produttori di cioccolato che si sono distinti nel panorama mondiale.
*Dark Bean to Bar Under 80% / Fondente Bean-to-Bar inferiore all’80% Cacao GOLD
Akesson’s Organic Akesson’s Madagascar 75% Criollo Cacao SILVER
Akesson’s Organic Akesson’s Bali 75% Trinitario Cacao
Marou Marou Treasure Island BRONZE
Akesson’s Organic Brazil 75% Forastero Cocoa
Marou Marou Dak Lak
*Dark Bean to Bar Over 80% / Fondente Bean-to-Bar oltre l’80% Cacao GOLD
Akesson’s Organic Akesson’s 100% Madagascar Criollo Cocoa
*Bean to Bar Milk Over 45% / Al latte Bean-to-Bar oltre al 45% BRONZE
Akesson’s Akesson’s 55% Brazilian Dark Milk Chocolate
*White Chocolate Bar Unflavoured / Cioccolato Bianco senza aromi SILVER
Akesson’s Akesson’s 43% Madagascar White Chocolate
Questa è la libera traduzione di una antica leggenda del popolo Shuar che ben chiarisce quanto sia importante per loro il rito di bere la Guayusa.
Una mattina molto presto Mashurca, il più giovane degli Shuar, di carattere allegro, uscì baldanzoso per andare al fiume e mentre si tuffava nelle acque tranquille giù per la corrente del fiume, gli si presentò una bella ninfa, con un vestito vaporoso e una lunga tunica simile a quella di una sposa che si perdeva nella tenue nebbiolina.
Si fermò fluttuando nelle acque e gli disse di non avere paura di lei perché era conosciuta come una dea (Tzunky) buona, che veniva solo per insegnargli a preparare la tradizionale Guayusa, le cui foglie portava nelle sue braccia tornite.
Consegnò le foglie a Mashurca dandogli alcuni consigli per il loro uso.
Il giovane, seguendo le indicazioni ricevute, preparò la bevanda aromatica e tutti gli amici restarono molto compiaciuti e meravigliati.
Da quel momento Mashurca ebbe l’incarico di cuocere la pozione tutte le mattine, però nessuno sapeva quale fosse il suo segreto, poiché all’alba andava al fiume a ricevere la Guayusa che la dea gli portava.
Passò del tempo e molte lune in questo modo.
Fino a quando una mattina la misteriosa Tzunky, che si era innamorata del giovane Shuar, gli propose di percorrere con lei gli intricati cammini della grande foresta, varcando le cascate e i greti cristallini dei fiumi, per portare il segreto della Guayusa fino ai paesi più remoti.
Come ricompensa prometteva di donargli a ogni alba l’eterna giovinezza, per sempre.
Mashurca aveva paura e non accetto l’offerta della dea dei venti, dei boschi e dell’acqua.
Accadde quindi che, ferita nella sua vanità e nella sua superbia, la maga lo trasmutò in un fitto albero dalla figura umana per fare ombra agli uccelli.
Mille farfalle di bei colori volteggiavano tra i suoi rami e spargeva nell’ambiente fragranze profumate.
Quella mattina non vi fu la calda bevanda e tutti andarono a cercare Mashurca, però trovarono solamente, in riva al fiume, un albero frondoso di Guayusa dalle foglie verdi.
La leggenda narra che dovettero passare molte stagioni e molti soli affinché il giovane Shuar recuperasse la sua figura maschia e la sua personalità come uomo della foresta.
Il nome Cacaosuyo deriva dall’unione delle parole “Cacao” e “Suyo” che in lingua quechua significa regione, infatti l’impero Inca era chiamato Tahuantinsuyo: territorio di quattro regioni (Ecuador, Bolivia, Cile e Perù). Cacaosuyo cerca di preservare il sapore unico del cacao fine che si sviluppa in tutto Tahuantinsuyo, in particolare in Perù.
Cacaosuyo nasce nel 2012 quando un gruppo di imprenditori appassionati decide di creare un cioccolato di prima qualità in Perù. Il primo proposito è quello di preservare la genetica del cacao Fino e De Aroma. Tutto questo viene fatto a stretto contatto con i contadini delle diverse regioni perché entrino in pieno diritto nella catena di valori del Cacao, coltivando un prodotto di qualità e migliorando allo stesso tempo le loro condizioni di vita economica, sociale e culturale.
La fabbrica si trova a Lima e si distingue dalle altre aziende per l’innovazione dei suoi processi produttivi. Cacaosuyo lavora solo cacao pregiato come quello nascosto nella vastità dell’Amazzonia peruviana o nella regione di Piura, dove cresce il rarissimo Cacao Blanco, un cacao albino, dalla cremosità sorprendente con note citriche e di noce.
L’altissima qualità raggiunta da Cacaosuyo lo ha portato a vincere già numerosi premi internazionali. Per esempio il Piura Milk agli International Chocolate Awards di Londra 2015 ha vinto l’Oro Mondiale per la miglior tavoletta di cioccolato al latte al mondo e il premio “Best in competition”.
Scoprite il cioccolato Cacaosuyo e svelerete il segreto meglio celato dagli Inca.
Arriva anche in Italia, a Milano, quella che è la più importante manifestazione mondiale dedicata al “cibo degli dei”: il Salon du Chocolat di Parigi. Aruntam, come sempre attento alle innovazioni, non poteva mancare questa occasione per presentare i suoi marchi di eccellenza, consentendo al pubblico di scoprire dal vivo la qualità dei suoi prodotti.
Per tre giorni, dal 13 al 15 febbraio al The Mall di Porta Nuova Varesine, sarà possibile scoprire tutti i segreti dell’alimento più amato da tutti.
Potrete scoprire tutto l’aroma e il gusto dei pluripremiati: Pacari, Donna Elvira, Marou, Gustolato, Åkesson’s e Cacaosuyo.
Ognuno di loro sarà in grado di suscitare delle esperienze sensoriali uniche, superando i confini dello spazio e del tempo, per raggiungere con facilità i quattro continenti in cui oggi si produce la miglior qualità di cioccolato possibile.
Vi aspettiamo a #Chocoshopping, la grande area dedicata agli acquisti, per farvi scoprire cosa significa assaggiare un vero Native Joyfood.
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